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Garanzia Giovani, tutta la procedura “step by step”: Apprendistato e Tirocini

Gino Visciano | Skill Factory - 09/08/2014 13:47:09 | in Job Placement

In tempi come i nostri, dominati dalla crisi, il problema della disoccupazione assume varie sfaccettature. Infatti, chi si trova in situazione di necessità, è pronto, pur di lavorare, ad accettare qualsiasi tipo di condizione e richiesta da parte dell'azienda. Spesso per non rischiare di perdere l'agognato posto di lavoro tanto sudato, spesso per ignoranza dei propri diritti e delle condizioni che prevedono le varie forme contrattuali con cui si vanno ad interfacciare.

Proprio per questo motivo “Garanzia Giovani”, il piano per l'inserimento nel mondo del lavoro di giovani disoccupati, è stato strutturato in modo che, alle fasi di “Orientamento” e “Formazione” seguisse una fase di “Accompagnamento al lavoro”. Una fase che non si ferma all'individuazione di un possibile posto di lavoro, ma è integrata dal supporto degli operatori addetti all'individuazione della migliore forma contrattuale da far accettare al proprio candidato.

Tra le modalità contrattuali più usate per inserire giovani lavoratori troviamo certamente l'Apprendistato. Contratto paragonabile a un tempo indeterminato ma con finalità formative. Infatti, in questo caso, le aziende si devono impegnare a trasmettere al nuovo arrivato tutte le competenze necessarie per affrontare al meglio l'attività lavorativa.

Se l'Apprendistato non è una novità per i giovani di oggi compresi tra i 15 e i 29 anni, forse non molto conosciute sono le tre tipologie in cui si divide.

La prima è quella dell'”Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale”. Questa tipologia, applicabile per i neo-assunti compresi tra i 15 e i 25 anni, prevede una durata contrattuale in linea con i tempi necessari per l'ottenimento della qualifica o diploma professionale che si vuol far conseguire ma, in ogni caso, non può superare il limite dei 3 anni (o 4 in caso di particolari diplomi). Doppia utilità per i giovani lavoratori che così potranno assolvere l'obbligo di istruzione previsto dallo Stato percependo, al contempo, se minorenni un'indennità annuale di 2000 euro e di 3000 se maggiorenni (il limite dell'indennità può variare da Regione in Regione). Le aziende, invece, beneficeranno di un abbassamento del costo del lavoro anche se si impegneranno a fornire una valida formazione interna. Tramite validi Organismo di formazione esterni o direttamente tramite Istituti professionali Statali.

Altra tipologia è quella dell'”Apprendistato professionalizzante o Contratto di Mestiere”, applicabile sui giovani tra i 18 e i 29 anni, basato sempre sulla formazione sul lavoro e sul conseguimento di una qualifica professionale (se già in possesso di qualifica applicabile anche ai giovani con 17 anni di età). Durante i 3 anni (massimo 5 per gli artigiani) di lavoro, l'azienda riceverà un incentivo e il dipendente un vero e proprio stipendio.

Terza ed ultima tipologia è quella dell'”Apprendistato per l'Alta formazione e la Ricerca” applicabile ai giovani compresi tra i 18 (anche 17 se con qualifica professionale acquisita) e i 29 anni, ai quali, durante il periodo lavorativo è data la possibilità di conseguire un diploma di istruzione secondaria, un laurea, un master, un dottorato di ricerca o, direttamente, di svolgere attività di ricerca o praticantato per l'iscrizione ad un ordine professionale. Anche in questo caso le aziende riceveranno incentivi e contributi per le attività di formazione. Viene data la possibilità di attivare tale tipologia di Apprendistato anche senza finalità di conseguimento di titoli di studio.

In ogni caso, comunque, il periodo di formazione previsto dall'Apprendistato non deve essere inferiore ai 6 mesi e l'inquadramento contrattuale del neo-assunto potrà essere inferiore di un solo livello rispetto a quello dei lavoratori che svolgono le stesse mansioni. A contratto finito l'azienda potrà decidere se continuare con il rapporto di lavoro o se, fornendo il dovuto preavviso, rescindere il contratto di Apprendistato.

Altra possibilità è quella di entrare nel mondo del lavoro facendo una vera e propria esperienza (dai 6 ai 12mesi) all'interno di una impresa tramite la modalità del “Tirocinio”.

In questo modo si cerca di velocizzare la transizione tra scuola e lavoro tramite una formazione diretta sul campo. Sono previsti anche “Tirocini in mobilità geografica nazionale e transnazionale” allo scopo di rafforzare il curriculum professionale del giovane disoccupato mettendo quest'ultimo anche in contatto con realtà lavorative completamente diverse da quelle a cui è abituato.

Chi sottoscriverà tale forma contrattuale riceverà una indennità massima di 3000 euro (6000 per disabili e soggetti svantaggiati) per tutto il periodo interessato (quindi massimo 500 euro al mese). L'asticella dell'indennità si potrà alzare solo in caso di tirocini extraterritoriali. Le aziende, invece, riceveranno incentivi economici se assumeranno il dipendente entro 60 giorni dal termine del periodo di Tirocinio.

Per avere maggiori informazioni in merito a "Garanzia Giovani", segui i nostri prossimi articoli su: Accoglienza e Orientamento, FormazioneAccompagnamento al lavoro, Apprendistato e Tirocini, Servizio civile, Sostegno all’autoimprenditorialità, Mobilità professionale all’interno del territorio nazionale o in Paesi UE, Bonus occupazionale per le imprese e Formazione a distanza.

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