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Ricominciamo ... dal linguaggio SQL Lezione 5

Gino Visciano | Skill Factory - 05/03/2016 00:27:14 | in Tutorials

Benvenuti alla quinta lezione, nella lezione precedente avete creato lo schema fisico per implementare il Database per gestire libri dati in prestito, adesso inizierete ad utilizzare il linguaggio SQL per creare il Database.

I comandi del Linguaggio SQL possono essere raggruppati in quattro categorie:

  1. DDL (Data Definition Language)
  2. DML (Data Manipulation Language)
  3. DQL (Data Query Language)
  4. DCL (Data Control Language)

 

Comandi DDL (Data Definition Language)
I comandi di questa categoria permettono di creare, modificare  o eliminare gli oggetti che costituiscono la struttura del Database, come ad esempio: Tabelle, Viste, Indici, Vincoli ed Utenti.

 

I Comandi DDL sono: CREATE, ALTER e DROP.

CREATE si usa sia per creare il Database, sia per creare Tabelle (Table), Viste (View), Indici (Index), Vincoli (Constraint) e Utenti (User).

ALTER permette di modificare gli oggetti del Database creati con CREATE.

DROP permette di eliminare gli oggetti del Database creati con CREATE.

Ricordate che quando si crea una tabella, oltre ad indicare i tipi di dati per le colonne, si possono applicare anche i Vincoli seguenti:

  • PRIMARY KEY: Imposta la Colonna come chiave primaria, non accetta duplicati;
  • FOREGN KEY: È una chiave esterna che si associa ad chiave primaria, serve ad impostare il vincolo d’Integrità referenziale;
  • UNIQUE: Imposta la Colonna come indice unico, non accetta duplicati;
  • NOT NULL: Il  contenuto della Colonna è obbligatorio, non accetta valori NULL;
  • CHECK: Permette di impostare una condizione alla Colonna che deve essere rispettata quando s’inserisce un valore.            

 

Ad esempio, l'immagine seguente mostra come creare con il comando CREATE la Tabella Lettori, in base allo Schema Fisico indicato.

Attenzione!!! L'esempio funziona correttamente se il Database di destinazione è stato creato in ambiente MySQL, per DBMS diversi dovete verificare la sintassi.

Comand DML (Data Manipulation Language)
I comandi di questa categoria permettono di inserire, modificare e cancellare i record  memorizzati nelle Tabelle.

I Comandi DML sono: INSERT, UPDATE e DELETE.

INSERT si usa per inserire uno o più record in una Tabella.

UPDATE permette di modificare uno o più record di una Tabella.

DELETE permette di cancellare uno o più record di una Tabella.

Ad esempio per inserire due record nella Tabella Lettori creata precedentemente, basta usare i comandi seguenti:

INSERT  into lettori (nome, cognome, codice_fiscale, indirizzo, cap, citta, provincia)
         values (‘Carlo’, ‘Rossi’, ‘CRLRSS23F45L354G’, ‘Via Roma’, ‘00100’, ‘Roma’, ‘Rm’);

INSERT  into lettori (nome, cognome, codice_fiscale, indirizzo, cap, citta, provincia)
              values (‘Massimo’, ‘Iovine’, ‘MSSVNN12V56U323G’, ‘Via Ponte Vecchio’, ‘00100’, ‘Roma’, ‘Rm’);

I valori sono scritti tra apici perché sono tutti char e varchar. I valori numerici (interi o decimali) e quelli booleani true e false, si scrivono senza apici.

Attenzione!!! Nei valori decimali la virgola s'indica con il punto, come mostra l'esempio: 10.5.

Il valore della colonna ID viene generato automaticamente, perché la colonna è autoincrementale. Non inserendo l’ID tra i valori, siete obbligati ad indicare nel comando INSERT il nome di tutte le colonne prima della clausola values.

Nel comando INSERT i nomi delle colonne potete non indicarli solo se i valori da inserire ci sono tutti e sono posizionati nela stessa sequenza delle colonne della tabella.

L'immagine seguente mostra lo stato della Tabella Lettori dopo i due inserimenti:

 

Comandi DQL (Data Query Language)

I comandi di questa categoria permettono di interrogare il Database attraverso la creazione di Viste chiamate anche Query.

Le Query si creano con il comando SELECT insieme alle diverse clausole disponibili che permettono di personalizzare qualunque tipo di Vista.

Il comando SELECT permette di creare viste personalizzate utilizzando le seguenti clausole:

  • ORDER BY:  Ordina la vista in base alle chiavi di ordinamento indicate;
  • WHERE:  Permette di indicare una o più condizioni che servono per  selezionare le righe della vista;
  • GROUP BY:  Permette di ottenere viste con subtotali, in base alle chiavi di raggruppamento indicate;
  • JOIN: Mette in relazione più Tabelle tra loro attraverso l’associazione tra chiavi primarie e chiavi esterne. Si usa per creare viste composte da dati presenti in più Tabelle.

Una Vista è un prospetto (Report) composto da colonne (Proiezione) e righe (Selezione) che appartengono ad una o più  Tabelle.

Il modo più semplice per visualizzare tutto il contenuto di una tabella con il comando SELECT è il seguente:

SELECT * FROM NOME_TABELLA;

L'asterisco (*) indica al comando di visualizzare il contentuo di tutte le colenne della tabella NOME_TABELLA.

Adesso vediamo un esempio di Query applicata sulla Tabella Lettori.

Indicando nel comando  SELECT i nomi delle colonne da visualizzare, si applica una Proiezione, con la clausola WHERE, attraverso la condizione ID>=4 AND ID<=8, si applica una Selezione che permette di visualizzare solo le righe della tabella con ID compreso tra 4 e 8.

Il risultato della Query è il seguente:

Comandi DCL (Data Control Language)
I comandi di questa categoria permettono di gestire i permessi assegnati agli utenti per gestire gli oggetti del Database.

I Comandi DCL sono: GRANT e REVOKE.

GRANT si usa per assegnare i permessi che servono ad un utente per gestire gli oggetti del Database.

REVOKE si usa per togliere i permessi che servono ad un utente per gestire gli oggetti del Database.


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Excel delle Meraviglie Lezione 4 - Come creare un diagramma di Gantt

Gino Visciano | Skill Factory - 03/03/2016 23:09:42 | in Tutorials

Benvenuti alla quarta lezione, nella lezione precedente avete visto come si può gestire un Progetto con Excel ed avete creato la tabella per gestire le attività, in questa nuova lezione aggiungerete alla tabella un diagramma di Gantt, naturalmente, prima di procedere, dovete capire che cos'è un diagramma di Gantt.

Che cos'è un diagramma di Gantt
Un diagramma di Gantt è un grafico che mette in evidenza la durata delle attività di un progetto e la loro sequenza temporale, serve al Project Manager per monitorare l'andamento di un progetto lo stato di avanzamento ed eventuali criticità.

In particolare un diagramma di Gantt è utile per individuare le attività svolte contemporaneamente in modo da evitare conflitti tra le risorse.

Come creare un diagramma di Gantt con Excel
Per creare un diagramma di Gantt con Excel bisogna utilizzare un grafico a barre in pila, per ottenerlo basta cliccare sull'icona dei grafici a barre e scegliere la seconda icona della prima riga, come mostra l'immagine seguente:

Prima di creare il diagramma di Gantt, dovete impostare la tabella per gestire le attività del progetto, come mostra l'immagine seguente:

Analizzando le informazioni presenti nella tabella, i dati che servono per creare il Diagramma di Gantt sono i seguenti:

  1. Attività
  2. Offset
  3. Svolti
  4. Da Svolgere

L'Offset è il numero di giorni trascorsi dall'inizio del progetto e l'inizio dell'attività, serve per posizionare la barre dell'attività all'interno del diagramma nel punto d'inizio.

La somma tra il valore dei giorni Svolti e quelli ancora Da svolgere, è uguale alla Durata dell'attività e quindi determina la lunghezza della barra.

Il vantaggio di usare i due valori Svolti e Da Svolgere, al posto della Durata, offre il vantaggio di vedere all'interno della barra dell'attività anche lo stato di avanzamento.

L'immagine seguente mostra in che modo le informazioni indicate vengono visualizzate nel diagramma di Gantt, la legenda permette di capire qual è la corrispondenza tra i valori ed i colori delle barre.

Per calcolare i valori nella colonna Offset, bisogna inserire nella cella F16, la formula seguente:
=SE(D16=0;0;C16-$C$2) e copiarla in tutte la altre celle della stessa colonna.

Attenzione le coordinate della data d'inizio progetto ($C$2) sono precedute dal simbolo $ perché non devono cambiare durante la copia della formula, coordinate di questo tipo si chiamano assolute.

L'immagine seguente, mostra come dovete inserire la formula per il calcolo del valore di Offset:

Dopo aver aggiunto la colonna di Offset alla tabella per gestire le attività del progetto, per creare il diagramma di Gantt selezionate le colonne seguenti:

  1. Attività
  2. Offset
  3. Svolti
  4. Da Svolgere

Giacché la selezione è discontinua, per selezionare tutte le colonne indicate dovete procedere come segue:

  1. Selezionate la colonna attività
  2. Premete il tasto ctrl e mentre lo tenete premuto, selezionate le altre colonne.

L'immagine seguente mostra la selezione da fare prima d'inserire il grafico a barre in pila, cliccando sull'icona dei grafici a barre e scegliendo la seconda icona della prima riga.

L'immagine seguente mostra il risultato che si ottiene.

Per completare il lavoro, selezionate il titolo del grafico e modificatelo con "Diagramma di Gantt", successivamente dovete invertire l'ordine delle attività nell'area del grafico, quindi selezionate l'asse y, dove sono presenti le attività, premete il tasto destro del mouse e sceglite il comando Formato asse

Nel pannello Formato asse spuntate l'opzione Categorie in ordine inverso, come mosta l'immagine seguente:

Dopo l'inversione delle Categorie (Attività) il diagramma di Gantt si presenta come appare nell'immagine seguente:

Infine con un piccolo trucco potete eliminare la serie Offset, in modo da ottenere un classico diagramma di Gantt con le barre delle attività posizionate in modo temporale nel diagramma.

Selezionate la serie Offset, premete il tasto destro del mouse e scegliete il comando Formato serie dati, aprite la categoria riempimento e impostate il colore bianco, come mostra l'immagine seguente:

 

A questo punto il diagramma di Gantt è pronto, come mostra l'immagine seguente:


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Excel delle Meraviglie Lezione 3 - Come gestire un progetto

Gino Visciano | Skill Factory - 28/02/2016 00:37:42 | in Tutorials

Benvenuti alla terza lezione, nella lezione precedente avete visto come si crea un'Agenda per gestire le vostre attività ed organizzare gli appuntamenti.

In questa nuova lezione vedrete come si può gestire un Progetto con Excel, prima di procedere bisogna capire che cos'è un progetto.

Che cos'è un Progetto
Il modo più semplice per definire un Progetto è il seguente:

"Insieme di attività da svolgere per raggiungere un obiettivo oppure un risultato".

Le attività di un progetto devono avere una durata e vanno organizzate rispetto ad una data d'inizio e di fine.

In genere quando pensate alle attività da svolgere, state Pianificando, quando assegnate alle attività una durata ed una data d'inizio, state Programmando.

Pianificare e programmare le attività di un progetto non è sempre semplice, perché alle attività bisogna assegnare le risorse e queste non sempre sono disponibili.

Le principali risorse di un progetto si possono riassumere nelle seguenti categorie:

  1. Risorse umane
  2. Rosorse finanziarie
  3. Risorse d'uso o materiali (attrezzature, prodotti, licenze, etc.)

Infine bisogna sempre aver ben chiaro il calendario, perché potrebbe non essere uguale per tutte le attività e le risorse, quindi quando state programmando le attività e le risorse del vostro progetto state attenti ad assicurarvi  che il calendario di riferimento sia quello giusto.

Un bravo Project Manager quando gestisce un progetto, non deve trascurare nulla, perché la criticità è sempre dietro l'angolo.

L'utilizzo di Excel può favorire il lavoro del Project Manager sia durante la fase di pianificazione e programmazione, sia durante la fase di gestione.

Per concludere questa breve panoramica su che cos'è un progetto, è importante indicare anche quali sono le fasi di un progetto:

  1. Pianificazione
  2. Programmazione
  3. Sturt Up
  4. Gestione
  5. Chiusura

La fase di Start Up è importante perchè il progetto non può iniziare se non sono disponibili tutte le risorse che servono.

La fase di Gestione serve a monitorare il progetto per verificare se tutto procedete come è stato pianificato e programmato, ma soprattutto per mettere in evidenza eventuali criticità.

Infine la fase di Chiusura serve a confrontare il preventivo con il consuntivo, per fare un bilancio finale delle attività svolte.

Come creare un modello per gestire un progetto con Excel
Le informazioni utili per gestire un progetto con Excel sono le seguenti:

1. ID Attività
2. Attività
3. Data inizio
4. Data fine
5. Durata attività in giorni
6. Giorni svolti
7. Giorni da svolgere
8. % Completamento
9. Risorse impiegate
10. Note

Quindi come primo passo, aprite una nuova Cartella Excel, rinominiate il foglio1 con il nome "Gestione Attività" e impostate i titoli delle colonne come mostra l'immagine seguente:

La Durata la potete ottenere calcolando la differenza tra Data fine e Data inizio, qunidi nella cella E2 dovete inserire la formula seguente: =D2-C2+1, Il valore +1 serve per calcolare anche il giorno corrispondente alla data d'inizio, che deve essere aggiunto al calcolo della durata.

Per essere sicuri di eseguire il calcolo della  durata solo quando sono state inserite le date d'inizio e fine attività, basta modificare la formula precedente nel modo seguente:

=SE(D2=0;0;D2-C2+1)

La funzione SE permette di non calcolare la formula D2-C2+1, se non è stata inserita la Data di fine attività nella cella D2.

Il significato della formula è il seguente: SE il valore della cella D2 è uguale a zero (non è stata inserita la data di fine), imposta la cella E2 uguale a zero, altrimenti (se è stata inserita la data di fine) calcola la formula D2-C2+1 ed inserisci il risultato nella cella E2.

Per sapere da quanti giorni è iniziata l'attività, nella cella F2 della colonna Svolti, dovete calcolare la differenza tra la data odierna e la data d'inizio dell'attività, attraverso la formula seguente: =OGGI()-C2+1.

La funzione =OGGI() restituisce la data odierna, ad esempio se inserite in una cella la funzione =OGGI() ottenete la data del giorno corrente.

Anche in questo caso, per calcolare la formula solo quando serve, usiamo la funzione SE, in questo caso però in controlli da fare sono diversi, vediamo di seguito quali sono:

1. SE la durata (E2) è uguale a zero oppure la data d'inizio è maggiore della data odierna (=OGGI()), la formula non deve essere calcolata, perché l'attività o non è stata programmata oppure non è iniziata, quindi dovete porre F2 uguale a zero.

2. SE la data odierna è maggiore o uguale alla data d'inizio attività e la data odierna è minore o uguale alla data di fine attività la formula OGGI()-C2+1 deve essere calcolata, perché l'attività è in corso.

3. SE E2 è diverso da zero e la data odierna (=OGGI()) è maggiore della data di fine attività, significa che l'attività è conclusa, quindi bisogna impostare F2 uguale ad E2, perché la Durata diventa uguale ai giorni Svolti.

Quindi la formula che dovete inserire nella cella F2 della colonna Svolti, è la seguente:

=SE(O(E2=0;C2>OGGI());0;SE(E(OGGI()>=C2;OGGI()<=D2);OGGI()-C2+1;E2)).

Nella formula oltre alla funzione logica SE sono state usate anche le funzioni logiche O (OR) ed E (AND) perché le condizioni da controllare per ogni SE sono due.

Per calcolare il numero di giorni da svolgere, basta calcolare la differena tra la Durata dell'attività ed il numero di giorni Svolti, quindi nella cella G2 della colonna Da Svolgere, dovete inserire la formula: =E2-F2.

Per ottenere la percentuale di tempo che manca per il completamento dell'attività, colonna %Completamento, serve il calcolo seguente: =100-(svolti/durata*100). Per eliminare gli eventuali valori decimali dal risultato, conviene arrotondarlo per eccesso.

Quindi nella cella H2, della colonna %Completamento, inserite la formula:

=SE(E2=0;0;ARROTONDA.ECCESSO(100-(F2/E2*100);1))&"%".

Attenzione il valore &"%" è stato aggiunto alla formula per ottenere il simbolo % dopo il risultato, in Excel il simbolo & significa, concatena i caratteri scritti tra virgolette.

Infine per indicare lo stato dell'attività, utilizziamo i valori seguenti:

1. Non iniziata
2. In corso
3. Conclusa

La formula che dovete inserire nella cella I2 della colonna Stato è la seguente:

=SE(F2=0;"Non iniziata";SE(G2=0;"Conclusa";"In corso")).

Per concludere il modello, basta eseguire le seguenti operazioni:

1. Inserite 6 righe prima della tabella creata per gestire le attività
2. Partendo dalla cella A1 inserite le seguenti etichette:
    Progetto
    Data inizio
    Data fine
    Project Manager
    Data odierna
3. Inserite la funzione =OGGI() nella cella C5
4: Selezionate le celle da E8 a I8 e copiate tutte le formule inserite nelle righe sotto, il numero di righe in cui copiare dipende dal numero di attività da inserire all'interno del progetto
5. Formattate il modello
6. Eliminate la griglia, selezionando File, Opzioni e togliendo la spunta alla voce Mostra griglia, come mostra l'immagine seguente:


 

L'immagine seguente mostra il modello per la gestione delle attività di un progetto per Selezionare, Formare ed Inserire in azienda  Programmatori ABAP.

 

 


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Ricominciamo ... dal linguaggio SQL Lezione 4

Gino Visciano | Skill Factory - 26/02/2016 22:25:05 | in Tutorials

Benvenuti alla quarta lezione, nella lezione precedente avete visto come trasformare un Modello E-R nel Modello Relazionale corrispondente, creati rispettivamente durante la fase di progettazione concettuale e la fase progettazione logica.

Da questa lezione in poi vedrete come s'Implementa un Database partendo dallo Schema Fisico ottenuto nella fase di progettazione fisica.

Per implementare un Database serve un DBMS (Database Management System), un software che permette di creare, gestire ed interrogare una banca dati.

I DBMS più conosciuti sono MySql ed Oracle della Oracle, Access e SQL Server della Microsoft ed il DB2 della IBM.

I DBMS per creare e gestire i Database ed i loro oggetti come le Tabelle, le Viste, gli Indici e gli Utenti, usano il LINGUAGGIO SQL (Structure Query Language).

Lo Schema Fisico non è altro che il Modello Relazione in cui vengono aggiunte le informazioni richieste per la creazione del Database lavorando con il DBMS scelto.

Dopo aver scelto il DBMS, le informazioni che dovete aggiungere al Modello Relazionale per trasformarlo in uno Schema Fisico sono le seguenti:

  1. Tipi di dati dei  valori che verranno inseriti nelle colonne
  2. Indici associati alle colonne utilizzate per le ricerche e le selezioni
  3. Indici associati alle colonne usate per gli ordinamenti
  4. Vincoli associati alle colonne per controllare se i valori inseriti sono corretti;
  5. Contatori associati alle colonne per ottenere automaticamente valori numerici unici, quasi sempre i contatori sono associati a chiavi primarie.

Tipi di dati
Quando create una tabella per ogni colonna dovete indicare il tipo di dato che dovrà contenere, i tipi di dati che si possono inserire nelle colonne sono i seguenti:

Di seguito vengono indicati i tipi di dati più comuni, attenti perché ci possono essere delle differenze tra DBMS diversi:

Indici
Gli indici sono facoltativi, quando ad una colonna viene associato un indice la ricerca, la selezione e l'ordinamento dei valori sono più veloci.

Gli indici per la ricerca sono composti da una sola colonna, quelli per gli ordinamenti possono essere composti da una o più colonne (ad esempio Città, Cognome e Nome).

Quando ad una colonna si associa un indice, viene creato un file con le chiavi che rendono le operazioni di ricerca, selezione ed l'ordinamento più performanti.

Vincoli
I vincoli sono simili agli indici, ma si associano alle colonne per applicare dei controlli sui valori inseriti, esistono quattro tipi di vincoli:

  1. Indici unici
  2. Check
  3. Not null
  4. Inegrità referenziale

Gli indici unici sono uguali agli indici di ricerca, ma non accettano valori duplicati, ad esempio questo vincolo è utile per colonne che devono contenere valori come i codici fiscali oppure le partite iva, dati che non possono essere duplicati.

Attenti a non confondere gli indici unici con le chiavi primarie, in una tabella ci può essere una sola chiave primaria e molti indici unici. Inoltre le chiavi primarie si creano per applicare il vincolo d'integrità referenziale.

I vincoli check servono per evitare d'inserire nelle colonne valori non corretti, questo tipo di vincolo permette di associare ad una colonna una condizione, se il valore assegnato alla colonna soddisfa la condizione viene accettato, altrimenti viene rifiutato.

I vincoli not null, rendono il valore di una colonna obbligatorio. Quando s'inserisce una riga o record in una tabella, se il valore di una colonna non è indicato viene inserito il valore null, se si indica il vincolo not null, questo non è più possibile e quindi il valore diventa obbligatorio, altrimenti si riceve un messaggio d'errore.

I vincoli d'integrità referenziale servono per evitare operazioni incongruenti tra tabelle relazionate. Questo vincolo si applica alla chiave primaria della tabella master (padre) e la chiave esterna della tabella di dettaglio (figlia).

Quando il  vincolo d'integrità referenziale è attivo si possono evitare gli errori seguenti:

  1. nella tabella di dettaglio (figlia) non si possono inserire  record con chiavi esterne che non corrispondono ad una chiave primaria della tabella master (padre)
  2. nella tabella master (padre) non si possono cancellare record se il valore della chiave primaria è stato aggiunto ad una chiave esterna della tabella di dettaglio (figlia). Per cancellare il record, si devono prima eliminare tutti i record della tabella di dettaglio che hanno come chiave esterna lo stesso valore della chiave primaria del record da eliminare nella tabella master. 

 

Contatore
Se ad una colonna intera si associa un contatore autoincrementale, i valori nella colonna vengono inseriti automaticamente ad ogni inserimento.

Questa funzione offre il vantaggio di poter inserire record in una tabella, trascurando l’inserimento della colonna impostata come contatore, perché il valore viene gestito automaticamente.

Attenzione lo scopo del contatore è quello di generare valori unici, crescenti e diversi tra loro, non è un progressivo. Per gestire un progressivo bisogna creare un Trigger, cioè una procedura personalizzata scritta con il Linguaggio SQL

 

Come creare lo Schema Fisico
Per ottenere lo Schema Fisico che serve ad implementare un Database con il DBMS scelto, basta aggiungere al Modello Relazionale, disegnato nella fase di progettazione logica, tutte le informazioni che servono al Database Administrator (DBA), colui che gestisce una Banca dati, per creare il Database.

Per rendere questa operazione più semplice, indichiamo per tutte le informazioni da aggiungere allo Schema Fisico un alias che identifica il tipo d'informazione associata alla colonna.  

IDX = indice (index)
UNQ= indice unico (unique)
PK= chiave primaria (primary key)
FK= chiave esterna (foreign key)
NOT NULL=NOT NULL
CHK=check(condizione)

Per capire come si arriva allo Schema Fisico, di seguito riportiamo i tre artefatti principali dell'attività  di progettazione del Database per gestire libri dati in prestito:

Step 1:

Modello E-R creato durante la fase di progettazione concettuale, vedi lezione due.

Step 2:

Modello Relazionale creato durante la fase di progettazione logica, vedi lezione tre.

Step 3:

Schema Fisico creato durante la fase di progettazione fisica.


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Il 7 e l’8 marzo 2016 la Skill Factory è a Roma al Festival delle Carriere Internazionali, venite a trovarci

Gino Visciano | Skill Factory - 26/02/2016 17:12:10 | in Home

Il 7 e l’8 marzo 2016 siamo a Roma al Festival delle Carriere Internazionali, il primo evento dedicato interamente a giovani motivati, dinamici e proattivi, ma soprattutto fortemente interessati  ad avere un “assaggio” delle opportunità di lavoro e formazione in Italia e all’Estero.
Un’opportunità unica per i giovani che voglio conoscere la realtà internazionale e le possibilità di carriera ad essa correlate.

Noi saremo lì per  far conoscere le offerte di formazione e di lavoro dei nostri Partners, ma soprattutto saremo lì per presentare la piattafroma Skillbook.it, il nostro Job Learning Management System che offre alle Aziende registrate  la possibilità di erogare attraverso il Web i servizi seguenti:

  • Comunicazione e Marketing
  • Formazione ed Orientamente
  • Ricerca e Selezione
  • Job Placement


L'evento può rappresentare l'occasione giusta per conoscerci di persona e chiedere chiarimenti sull'utilizzo e sui vantaggi offerti dalla  piattaforma Skillbook.

Vi aspettiamo numerosi, a presto!!!

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