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CV Story (Gino Visciano): "dalle schede perforate al primo Personal computer in rete" - prima parte, gli anni '80

Gino Visciano | Skill Factory - 09/03/2022 23:11:31 | in Work experience

Sono nato quando per la prima volta il francese Philippe Dreyfus utilizzò il termine 'informatique' (information eletronique), tradotto poi in italiano con informatica e in inglese con computer science.
 
Oggi sono amministratore della Skill Facatory, l'azienda/scuola che ho creato con l'obiettivo di favorire l'inserimento dei giovani nel mondo dell'Information Technology attraverso lo sviluppo delle competenze necessarie per coprire il GAP che esiste tra domanda ed offerta di lavoro.
 
Grazie al progetto "Skill Factory",  avviato nel 2011, ogni anno oltre 150 ragazzi hanno l'opportunità di essere formati gratuitamente ed iniziare  a lavorare presso un'azienda IT (Job Partner della Skill Factory), per saperne di più clicca qui.
 
Da oltre 35 anni mi occupo di formazione informatica, l'inizio della mia carriera professionale coincide con la fine del gigantismo dei calcolatori,  quelli di tipo mainframe ed il passaggio progressivo prima ai minicomputer e poi ai microcomputer con circuiti integrati e microchip
 
Le basi di Matematica, Fisica ed Informatica le ho acquisite presso la Facoltà di Fisica e Matematica dell’Università Federico II di Napoli, dove ho frequentato solo il primo biennio; volevo laurearmi in astrofisica, ma l'amore per l'informatica ha prevalso ed  ho iniziato a lavorare per la Olivetti. Purtroppo gli impegni di lavoro non mi hanno permesso di terminare gli studi, ma le conoscenze acquisite all'università sono state fondamentali per la mia crescita professionale.
 
Quando frequentavo l'università non esistevano né i Personal Computer, né Internet come lo conosciamo oggi, si usavano i linguaggi assemblati come l’Assembler ed iniziavano a diffondersi i primi linguaggi strutturati ed imperativi come il Fortran
 
 
Per scrivere i programmi in Fortran usavo le schede perforate, perché non esistevano i floppy disk.
 
Ogni scheda poteva contenere una sola riga di comando; per scrivere le istruzioni usavo le perforatrici, molto simili alle macchine da scrivere, ma i caratteri che digitavo venivano impressi sulla schede sotto forma di fori, ogni carattere corrispondeva ad una particolare combinazione di fori posizionati sulla scheda.
 
 
Usavo gruppi di schede di colore diverso per distingure i programmi tra loro. Una volta terminata la perforazione, raggruppavo le schede dello stesso colore con un elastico e le portavo al CED, con la speranza di non aver fatto errori, altrimenti bisognava riperforare la scheda con la riga di comando corretta e riconsegnarla.
 
Le schede venivano lette da un lettore ottico, che codificava le righe di comando del programma e le trasmetteva all'elaboratore (mainframe).
Dopo l'elaborazione del programma il calcolatore forniva in output un tabulato cartaceo con i risultati attesi.
 
 
 
 
Un mainframe era un elaboratore modulare, ogni modulo corrispondeva ad un componente del calcolatore, come ad esempio la CPU, la memorie di massa e le periferiche; i moduli di un mainframe potevano occupare anche una stanza intera.
 
Le CPU erano molto potenti e riuscivano ad elaborare tantissimi programmi contemporaneamente in multitasking ed in multiutenze
 
Il primo mainframe commerciale fu creato negli stati unti  all'inizio degli anni '50, si chiamava UNIVAC (Universal Automatic Computer), pesava 13 tonnellate, costava 1,5 milioni di dollari ed era alto circa 2,5 metri.
 
Il leader nel settore dei mainframe era l'IBM (International Business Machines), fondata negli Stati Uniti nel 1911. Quando si parla di mainframe IBM, viene subito in mente la famiglia di computer System/360 . Sotto vari aspetti, l’architettura di questi computer era molto simile a quella dei processori 8086, su cui si sono basati i processori dei personal computer.

Nel 1985 ho iniziato a lavorare a Roma per la Olivetti, nonostante la mia giovane età ero un formatore della “User Training”.  Qui ho conosciuto Adriana Fasano, una donna che ha dedicato la vita alla formazione e con cui collaboro ancora oggi. 

 
La Olivetti fu fondata ad Ivrea nel 1908 dall’Ingegnere Camillo Olivetti, a quei tempi era leader mondiale di macchine da scrivere calcolatrici meccaniche
 
Nel 1959 la Olivetti, guidata da Adriano Olivetti, sviluppo l’Elea 9003 un calcolatore commerciale di tipo mainframe ad altissime prestazioni, era il primo computer a transistor prodotto in Italia.
 
Alla fine degli anni 60 la Olivetti sviluppò il primo "Desktop Computer", conosciuto con il nome di Programma 101 o Perottina, perché fu progettata dall’Ingegnere Pier Giorgio Perotto, con il quale, negli anni '90, ho avuto il piacere di collaborare quando era Presidente della Finsa Consulting S.r.l, società di formazione fondata dall’Ingegnere Sergio Raimondi
 
Con la Finsa Consulting S.r.l ho collaborato per diversi anni, come  responsabile della formazione, qui ho avuto il piacere di lavorare con:
Danilo Penna, Luca Gambetti, Agostino Fanti, Alberto Isola, Marco Costacurta e Ivano Sebellin, ai quali sono molto riconoscente perché grazie a loro ho acquisito l'esperienza che mi ha permesso di crescere professionalmente come formatore, come sviluppatore e soprattutto come manager
 
Devo ringraziare anche l'ingegnere Sergio Raimondi, allora Amministratore della  Finsa Consulting S.r.l, perché i suoi insegnamenti mi hanno permesso di acquisire l'esperienza che serve per gestire un'azienda.
 
Nel marzo del 1982, la Olivetti creò l’M20 un progetto tutto italiano, il team progettuale era diretto dagli ingegneri Enrico Pesatori ed Enzo Torresi, il sistema operativo PCOS (Professional Computer Operating System) era stato realizzato da una squadra di programmatori diretta dall’ingegnere Alessandro Osnaghi ed era quindi di proprietà dell’azienda. Il microprocessore montato era lo Z8001 a 16 bit, fornito dalla ZILOG. L’M20 venne seguito nel 1983 dal computer portatile M10 e dai sistemi M30 e M40, oltre che da altri modelli via via derivati direttamente dall’M20.
 
Nell’agosto 1981, però, era uscito il PC dell’IBM, la quale aveva fatto la decisiva scelta della ‘compatibilità’ con altri costruttori, tramite l’adozione di componenti non proprietarie, tra cui il microprocessore Intel 8088 e il sistema operativo MS-DOS della Microsoft.
 
Nel 1984, quando Carlo De Benedetti era il Presidente, la Olivetti, per allinearsi al mercato dei computer compatibili, creò Il primo Personal Computer, l’M24, con microprocessore INTEL 8086. Era inziata per me l'era dei corsi per MS-DOS, il primo sistema operativo monoutente creato dalla Microsoft, dei corsi di videoscrittura per Wordstar e dei corsi per i linguaggi di programmazione Basic e Cobol, prodotti che conosco ancora molto bene perché per anni ho formato i dipendenti della pubblica amministrazione.
 
Le interfacce di questi prodotti software erano di tipo testo, perché non esistevano ancora le interfacce grafiche come quelle che utilizziamo oggi ed i programmi sviluppati erano di tipo standalone
 
Di lì a poco iniziarono a diffondersi anche le prime reti di computer locali, le LAN, di tipo Token ring ed Ethernet, il TCP/IP diventò uno standard de facto, permettendo la nascita di Internet che ha rivoluzionato il nostro modo di comunicare e socializzare.
 
Grazie alla Olivetti mi posso definire un pioniere dell’alfabetizzazione informatica nella pubblica amministrazione. Tra le esperienze più significative ricordo l’attività di formazione svolta presso il tribunale di Palermo ai tempi del maxiprocesso alla mafia, nell’ambito del progetto “Perseo”, dove ho formato anche il team del Giudice Falcone, che ho avuto il piacere di conoscere personalmente, prima che perdesse la vita insieme alla moglie e la sua scorta nell’attentato di Capaci.
 
Continua con gli anni '90 ...
 
 


Il primo mainframe commerciale fu creato negli stati unti  nel 1951, si chiamava UNIVAC (Universal Automatic Computer), pesava 13 tonnellate e costava 1,5 milioni di dollari ed era alto circa 2,5 metri. Gli scienziati J. Presper Eckert e John Mauchly lo consegnarono allo United States Census Bureau: era il primo computer ad elaborare dati in maniera automatica, è stato utilizzato per monitorare le nascite negli Usa durante gli anni ‘50.


Il primo mainframe prodotto in Italia è stato l'Elea 9003, era un calcolatore a transistor sviluppato nel 1959 dai tecnici della Olivetti, un meraviglioso lavoro di progettazione congiunto fra tecnici e designer; il suo ideatore, Ettore Sottsass ha ricevuto  il Compasso d’Oro nel 1959.


Il primo "Desktop Computer", conosciuto con il nome di Programma 101 o Perottina, perché fu progettata dall’Ingegnere Pier Giorgio Perotto, fu prodotto dalla Olivetti nel 1965.
La “Perottina” permetteva di effettuare operazioni matematiche e calcoli complessi, funzionava con schede magnetiche ed aveva una stampante a 30 colonne su carta da 9 cm per mostrare i risultati.

 

La P101 era dotata di funzioni logiche, istruzioni di input ed output, registri, memoria interna e la possibilità di salvare dati e programmi su un supporto magnetico esterno, operava su registri numerici, input ed output invece erano alfanumerici. Oltre al semplice calcolo, permetteva l’esecuzione di veri e propri programmi, uso di registri e archiviazione di dati.

 

 

 

 

 

 

 

 


Nel 1981 l'IBM mette in commercio il primo Personal Computer con microprocessore intel 8088 con una frequenza di calcolo di 4.77 MHz40KB di RAM e come memoria di massa utilizzava 2 folppy disk da 5 pollici e 1/4


Nel marzo del 1982, la Olivetti creò l’M20 un progetto tutto italiano, il team progettuale era diretto dagli ingegneri Enrico Pesatori ed Enzo Torresi, il sistema operativo PCOS (Professional Computer Operating System) era stato realizzato da una squadra di programmatori diretta dall’ingegnere Alessandro Osnaghi ed era quindi di proprietà dell’azienda.

Il microprocessore montato era lo Z8001 a 16 bit, fornito dalla ZILOG, questo microprocessore non era compatibile con la famiglia dei microprocessori Intel utilizzati nei personal computer IBM, questo costringrà in futuro la Olivetti a cambiare strategia ed usare per problemi di compatibilità microprocessori Intel.

L’M20 venne seguito nel 1983 dal computer portatile M10 e dai sistemi M30 e M40, oltre che da altri modelli via via derivati direttamente dall’M20.


Nel 1984 la Olivetti, per allinearsi al mercato dei computer compatibili, creò Il primo Personal Computer, l’M24, con microprocessore INTEL 8086, con una frequenza di calcolo di 8Mhz128/640 KB di RAM ed un floppy disk da 3,5"


Con il tempo i microprocessori sono diventati sempre più veloci ed i personal computer sempre più potenti.

CPU collection

 
 

Il primo disco rigido o hard disk fu creato dall'IBM nel 1956. avava una capacità di 5 megabyte.

 


Il primo Floppy Disk fu inventato nel 1967 da Alan Shugart, un ingegnere della IBM, era un dispositivo sottile e flessibile grande 8 pollici e con una capacità di 100 kilobyte.
Negli anni 70 la tecnologia fa un ultriore passo avanti e nascono i Floppy Disk da 5 pollici e 1/4, con una capacità di 512 kilobyte


I primi microdischi da 3,5 pollici sono nati nel 1982 ed avevano una capacità di 1440 kilobyte.


Il primo sistema operativo per Personal Computer è stato l'MS-DOS, fu creato dalla Microsoft nel 1981
L'MS-DOS era un sistema oprativo monoutente,  con interfaccia di tipo testo e permetteva l'esecuzione di un solo programma alla volta, era molto leggero e semplice da installare ed usare.
Oggi, anche se con caratteristiche più professionali è presente ancora in Windows, per usarlo basta aprire il command prompt con il comando cmd.


Il Wordstar è stato uno dei primi programmi di videoscrittura per Peronal Computer, prodotto nel 1978 dalla MicroPro International Corporation, era un programma con interfaccia di tipo testo.
Allora i mouse non esistevano e per selezionare i comandi si utilizzavano i tasti funzionali oppure si utilizzavano carattaeri combinati con la digitazione del tasto di controllo ctrl.  

 


Il linguaggio BASIC (Beginner's All-Purpose Symbolic Instruction Code) fu creato dai matematici di Dartmouth:  John George Kemeny e Tom Kurtzas nel 1963.
Questo linguaggio di programmazione, di tipo imperativo e strutturato, era interpretato e molto semplice da imparare ed utilizzare. Poteva essere applicato in ambiti di sviluppo differenti, come ad esempio quello commerciale, quello scientifico e quello dei videogiochi.

 


Il linguaggio COBOL (COmmon Business-Oriented Language) lo possiamo definire un linguaggio comune orientato alle applicazioni commerciali, è stato creato nel 1961.
E' un linguaggio di programmazione imperativo e strutturato, a differenza del BASIC, il codice sorgente può essere compilato e generare un file eseguibile.
Ancora oggi risulta essere uno dei linguaggi di programmazione più usati per creare applicazione commerciali soprattutto in ambito bancario.


Il TCP/IP (transfer Control Protocol/Internet Protocol) è nato nel 1983, prima che venisse creato questo protocollo di rete, praticamente non esisteva Internet con la I maiuscola, come lo conosciamo oggi. 
Quando è diventato un standard de facto, perché tutti i produttori IT iniziarono ad usarlo, comincio a diffondersi la rete delle reti, con i suoi servizi - "Internet"

L’Italia ha trasmesso il suo primo segnale Internet da Pisa,  il 30 aprile 1986,  grazie ai satelliti del centro spaziale del Fucino in Abruzzo, Telespazio. Nonostante non fosse scontato Il segnale raggiunse con successo la città di Roaring Creek in Pennsylvania.

All'origine Internet si chiamava Arpanet ed era usato  per scopi militari. Arpanet fu creata nel 1969 dalla DARPA, l'agenzia del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti in collaborazione con le univiersità allo scopo di sviluppare nuove tecnologie di comunicazione. 


 

 

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