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Formazione sui rischi naturali o indotti dalle attività dell’uomo e Solidarietà
Gino Visciano |
Skill Factory - 25/08/2016 15:13:16 | in Home
Quando accadono tragedie come il terremoto che la notte del 24 agosto ha colpito i comuni del Centro Italia, è normale provare un senso di impotenza di fronte ad un evento che in pochi secondi ha spezzato tante vite umane e distrutto parte di un territorio di grande valore storico, artistico e culturale.
Per evitare di rimanere indifferenti di fronte a questa catastrofe, proviamo a capire che cos'è successo, come comportarsi in circostanze simili e come essere solidali con le popolazioni colpite dal sisma.
Per comprendere meglio quanto è successo, abbiamo consultato il sito dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), nato nel maggio 2012 per diffondere le informazioni sull’attività sismica in corso, soprattutto in occasione di forti terremoti, sequenze sismiche e maremoti.
Consultando il sito dell' INGV potete visualizzare in tempo reale la lista dei terremoti che si verificano in Italia, per visualizzare la lista degli ultimi terremoti cliccate qui.
Basta leggere la lista dei terremoti per capire com'è frequente questo fenomeno nel nostro Paese e quindi come sarebbe importante un'attività di prevenzione, soprattutto nelle zone ad alto rischio sismico.
Osservando la mappa della pericolosità sismica, potete avere un quadro delle aree più pericolose in Italia, l'immagine seguente mostra come il Centro Italia rientra tra queste:
Purtroppo anche la storia dei terremoti conferma con i fatti la pericolosità di alcune aree del nostro territorio, come mostra l'immagine seguente:
Continuando a consultare il sito dell' INGV, abbiamo trovato anche la mappa con la sequenza sismica e l'intensità dei terremoti che si sono verificati nel Centro Italia, dalle ore 3:36 del 24 agosto in poi, l'immagine seguente risulta aggiornata fino alle ore 8:00 del 25 agosto, la stella bianca indica il baricentro del sisma:
per conoscere gli ultimi dati aggiornati cliccate qui.
Dal sito della Protezione Civile Italiana, abbiamo visto che al momento, per aiutare le popolazioni in difficoltà, sono impegnati circa 4370 uomini e donne appartenenti alle diverse strutture operative di Protezione Civile, ai centri di competenza tecnica scientifica o alle aziende erogatrici di servizi essenziali, dispiegati sul territorio.
A questi si aggiunge tutto il personale delle amministrazioni territoriali delle aree colpite dal sisma nonché quello delle colonne mobili attivate da fuori regione (Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Molise, Emilia Romagna, Toscana) per portare aiuto, per ricevere maggiori informazioni cliccate qui.
Ma come dobbiamo comportarci se malauguratamente dovessimo trovarci coinvolti in un evento sismico?
L’Italia è un Paese ad alto rischio, terremoti, alluvioni, frane, eruzioni vulcaniche ed incendi. Ai rischi naturali si sommano anche quelli legati alle attività dell’uomo, che contribuiscono a rendere ancora più fragile il nostro territorio, quello che non si riesce a fare con la Prevenzione, lo può fare la Formazione, soprattutto quella fatta nelle scuole.
Ai fini di protezione civile, il rischio è rappresentato dalla possibilità che un fenomeno naturale o indotto dalle attività dell’uomo possa causare effetti dannosi sulla popolazione, gli insediamenti abitativi e produttivi e le infrastrutture, all’interno di una particolare area, in un determinato periodo di tempo.
Rischio e pericolo non sono dunque la stessa cosa: il pericolo è rappresentato dall'evento calamitoso che può colpire una certa area (la causa), il rischio è rappresentato dalle sue possibili conseguenze, cioè dal danno che ci si può attendere (l’effetto), per ricevere maggiori informazioni sui tipi di rischi e come comportarsi cliccate qui, altrimenti per conoscere come comportarsi in caso di rischio sismico cliccate qui.
Per essere solidali con le popolazioni in difficoltà vi segnaliamo che su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con le Regioni colpite dal terremoto è stato attivato il numero 45500 per la raccolta di fondi attraverso l’invio di sms del costo di 2 euro. È possibile donare anche chiamando da rete fissa lo stesso numero.
I fondi raccolti saranno trasferiti dagli operatori, senza alcun ricarico, al Dipartimento della Protezione Civile che provvederà a destinarli alle regioni colpite dal sisma.
La community Skillbook conta circa 5.000 utenti registrati, se ciascuno di voi facesse questo piccolo gesto, potremmo versare a favore dei terremotati circa 10.000 euro, un bel risultato!!!