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Jobs ACT, meno precarietà, più stabilità per i giovani neoassunti

Gino Visciano | Skill Factory - 03/04/2015 00:57:51 | in Home

Arriva il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all’anzianità di servizio per tutti i neoassunti. Il contratto a tempo indeterminato diventa una sorta di contratto di inserimento, l'impresa ora può assumere per 3 anni un lavoratore senza vincoli di stabilizzazione, superato tale periodo se vuole continuare la collaborazione, è obbligata ad assumerlo a tempo indeterminato.

Le aziende che assumono lavoratori a tempo indeterminato, ogni anno avranno uno sgravio contributivo massimo di ottomila euro. Quindi in tre anni ricevono un contributo di circa ventiquattromila euro.

Con il Jobs Act, il contratto a tempo determinato diventerà più sfavorevole rispetto all'indeterminato, visto che per l'azienda che non assume con contratto indeterminato a tutele crescenti, non spetterà alcun sgravio fiscale sul costo del lavoro.

Per i giovani lavoratori, a parte alcune eccezioni, come ad esempio i Call Center, non ci saranno più contratti atipici, a chiamata, ad intermittenza, a progetto o collaborazione, chi vuole assumere dovrà farlo solo a tempo indeterminato a tutele crescenti o determinato. L’obiettivo è quello di eliminare le collaborazioni coordinate e continuative.

L’articolo 18, valido ancora per i vecchi assunti con contratto a tempo indeterminato, per i nuovi assunti scompare il diritto al reintegro per i licenziamenti di natura economica, mentre resta per quelli discriminatori e per alcune fattispecie di quelli disciplinari.

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