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ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO: INTERVISTA AI DOCENTI DELL'ISTITUTO ENRICO MEDI DI SAN GIORGIO A CREMANO (NA)

Gino Visciano | Skill Factory - 24/08/2015 10:49:00 | in Formazione e lavoro

La Skill Factory ha ospitato per il progetto “Alternanza scuola/lavoro”, gli studenti dell’ ITI Enrico Medi accompagnati dai loro docenti tutor ai quali abbiamo rivolto qualche domanda per farci illustrare al meglio il loro progetto. Ecco il contenuto dell’intervista:                   

CHI SIETE E CHE TIPO DI PROGETTO PORTATE AVANTI?

Siamo i docenti tutor di un gruppo di alunni dell’istituto tecnico industriale ad indirizzo informatica “Enrico Medi” di San Giorgio a Cremano. Il gruppo è composto da 46 alunni del quarto e quinto anno che partecipano al progetto di alternanza scuola-lavoro “Progettazione e sviluppo di una FAD”. L’attività, finanziata dal MIUR prevede che gli allievi, accompagnati dai docenti tutor, si rechino in un’azienda per una settimana lavorativa (8 ore al giorno per cinque giorni) per progettare e sviluppare insieme ai tutor aziendali un corso di e-learning da caricare su una piattaforma web.

L’azienda che ci ha ospitato ed ha collaborato attivamente con noi alla realizzazione del progetto è la “SKILL FACTORY” di Pontecagnano, un’azienda che ci sentiamo in obbligo di ringraziare per la disponibilità e l’impegno profuso e per aver creduto nell’importanza di questo tipo di formazione.

QUALI SONO GLI OBIETTIVI DI QUESTO PROGETTO?

Il motivo per cui la scuola si impegna in questo tipo di attività è quello di poter offrire ai ragazzi un’esperienza che si affianchi ed integri la didattica curriculare con una formazione “sul campo” che dia agli allievi la possibilità di vivere in un contesto lavorativo, relazionandosi con le diverse figure aziendali ed operando nel rispetto delle regole e delle consegne avute.

A queste finalità di tipo generale, si affiancano obiettivi specifici del corso di studi che gli alunni stanno frequentando: applicare e potenziare quanto imparato a scuola per sviluppare le competenze che caratterizzano un perito tecnico informatico. Essere poi impegnati a realizzare un prodotto informatico che potrà essere utilizzato dagli altri allievi dell’istituto, lavorare per un prodotto “reale” e non per una esercitazione di laboratorio, operare in un’azienda dove può essere notato il tuo impegno e la tua capacità, stimola l’interesse e la presa di coscienza dei giovani migliorando il loro livello di apprendimento.

QUALI SONO STATE LE MODALITA’ DI INTERAZIONE CON L’AZIENDA?

Il percorso è stato progettato dai tutor aziendali assieme a noi docenti ed ha previsto una breve formazione propedeutica in aula a cui ha fatto seguito il lavoro in azienda: gli allievi sono stati divisi in piccoli gruppi di massimo 3 studenti a cui ogni mattina veniva assegnato uno specifico compito da portare a termine durante la giornata; ogni step del percorso ha previsto l’approvazione del tutor aziendale prima della successiva implementazione ed il prodotto finale è stato valutato prima di essere caricato in piattaforma.

Docenti e tutor aziendali hanno quindi collaborato in tutte le fasi progettuali, scambiandosi conoscenze ed opinioni ed instaurando un importante dialogo tra realtà scolastica e realtà lavorativa.

COME GIUDICA IL RAPPORTO TRA LE ASPETTATIVE E IL RISULTATO AVUTO?

L’alternanza scuola-lavoro rappresenta una apertura importante tra due mondi che troppo spesso non comunicano ma dalla quale entrambi possono ricavare benefici: da una parte troviamo il mondo del lavoro che necessita sempre più di tecnici competenti e per i quali non ha più la possibilità di investire nella formazione dei neoassunti, dall’altra troviamo il mondo della scuola che ha l’esigenza di adeguarsi sempre di più alle necessità del mercato del lavoro curvando le proprie programmazioni curriculari alle esigenze del territorio.

I risultati avuti vanno quindi oltre l’atteso miglioramento degli apprendimenti e dei comportamenti degli allievi in quanto rappresentano un piccolo passo verso una reale collaborazione tra due mondi che, specie nel nostro territorio, troppo spesso non comunicano: la scuola che fatica ad uscire dalla propria autoreferenzialità e le aziende che sovente rifiutano la presenza di gruppi di studenti vedendoli solo come un intralcio alla loro attività.

QUALI SONO I PROSSIMI SVILUPPI?

La politica attuale sembra essere consapevole dell’importanza della formazione dei giovani per il futuro del nostro paese e per uscire dalla crisi economica odierna. Circa 200 ore di formazione obbligatoria in azienda per gli allievi dell’ultimo triennio degli istituti tecnici e professionali da una parte ed un sistema di incentivi economici e fiscali per le aziende dall’altra, è una delle proposte delle linee guida sulla scuola attualmente oggetto di una consultazione aperta a tutti ed a cui tutti possiamo e dobbiamo partecipare.

Grazie e buon lavoro.

 

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